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			Carloforte, 16 gennaio 
			2002 CARLOFORTE Ricorre 
			oggi l’anniversario del naufragio della motonave “Fusina”, uno degli 
			episodi più tragici della storia marinara carlofortina. La sera del 16 
			gennaio di 32 anni fa, al largo di “Capo Sandalo”, affondò col suo 
			carico di 4.000 tonnellate di blenda, la nave “Fusina”. Il bilancio 
			del naufragio fu pesantissimo: perirono 18 componenti 
			dell’equipaggio, se ne salvò uno solo. Era un cameriere di bordo, 
			Ugo Freguja, e sventura ha voluto che anche lui, solo qualche anno 
			dopo, sia tragicamente scomparso in un incidente stradale. Qualche giorno dopo 
			la tragedia, un mesto e ininterrotto pellegrinaggio di Carlofortini 
			si formò spontaneamente verso l’obitorio comunale, dove erano state 
			portate le salme dei marinai. Alle ricerche di 
			quei corpi parteciparono sette mezzi navali della Guardia Militare e 
			della Guardia di finanza, ma la maggior parte fu recuperata dai 
			tanti volontari. Il 19 gennaio fu 
			proclamato anche il lutto cittadino, e tutta la popolazione si 
			strinse attorno ai familiari delle vittime giunti nel frattempo a 
			Carloforte. Nella chiesa di San Carlo Borromeo, come si può 
			immaginare gremita all’inverosimile, fu celebrata dall’allora 
			parroco don Daniele Agus, una solenne messa per quei defunti. 
			Mariano Froldi |