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			Carloforte, 
			28 
			gennaio 1970 Quasi sicuramente 
			lo scafo del «Fusina>, il mercantile affondato tredici giorni fa 
			nelle acque al largo di Carloforte, è stato localizzato: il relitto 
			– secondo quanto comunicato dal Comando della Marina militare – 
			giace su un fondale fangoso, a circa novanta metri, a due miglia e 
			mezzo da «Punta delle Oche». «Elementi e 
			sovrastrutture rilevati al video della telecamera – dice inoltre il 
			dispaccio - e loro componenti riportate in superficie e riconosciute 
			dall’unico superstite, così come traccia di pittura sottomarina e di 
			minerale, blenda, pezzi di legname e bolle di nafta tuttora 
			emergenti, e, infine, posizione, dimensioni e orientamento, 
			consentono di concludere che pur non essendo pervenuti alla sua 
			identificazione per la lettura del nome, lo scafo localizzato sia 
			proprio quello del mercantile affondato venerdì 16 gennaio». Il comunicato 
			precisa anche che il relitto con tutta probabilità è inclinato sul 
			fianco destro. La posizione dello 
			scafo localizzato è stata segnata con due boe che ne configurano 
			l’orientamento e la lunghezza. Alla localizzazione 
			del relitto i mezzi della Marina militare (le fregate «Andromeda», 
			«Altair» e «Scimitarra» e due aerei antisommergibili giunti 
			espressamente da Catania) sono pervenuti dopo accurate ricerche 
			attraverso il sonar ed altre apparecchiature elettroniche. Individuato il 
			punto in cui si riteneva che lo scafo fosse affondato, speciali 
			telecamere sono state calate in mare dal rimorchiatore «Atleta»: 
			le riprese hanno così consentito di raccogliere quegli elementi 
			attraverso i quali si è poi giunti alla quasi certa individuazione 
			del «Fusina». Con questa 
			operazione le ricerche in corso da dodici giorni per il recupero dei 
			diciotto naufraghi e per la localizzazione del relitto, si sono così 
			concluse. |