A cura di Salvatore Borghero Rodin

     

 

 
 

A cura di Salvatore Borghero Rodin - Racconto a puntate sui principali eventi che hanno dato vita alla grande storia di Carloforte e dell'Isola di San Pietro

Indice generale della rubrica "La grande Storia di Carloforte"

 

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La Chiesetta dei Novelli Innocenti

Prima parte

 

Sull’origine di questa chiesa si conoscono due versioni.

Chiesetta dei
Novelli Innocenti

 

Una racconta che (forse) venne fatta costruire dal Papa Gregorio IX durante le crociate, per ricordare il disastroso naufragio di due navi cariche di giovani fanciulli che perirono nel mare in tempesta in prossimità delle coste nord-orientali dell'Isola di San Pietro nel 1212.

Se ne ha notizia da un documento scritto in latino da Alberico, monaco trinitario dell’abbazia cistercense delle Tre Fontane, nei pressi di Chalons-sur-Marne, non molto distante da Cervofreddo, che tra il 1230 ed il 1240 scrisse il Chronicon.

L’opera è stata pubblicata in Monumenta Germaniae Historia vol. XXIII e in Rerum Gallicarum Et Francorum Scriptores Tom. XVIII, n.744 (1698).

Il documento è il seguente:

"Expeditio infantium satis miraculose undique convenientium facta est anno 1212 primo venerunt a partibus castri Windocini Parisiensis, qui cum essent circiter triginta milia Massiliam quasi mare contra saracenos transíturi venerunt.

Ribaldi vero ipsis associati et mali homines ita totum exercitum infecerunt, quod quibusdam pereuntibus in mari, quibusdam venundatis, pauci de tanta multitudine sunt reversi, de illis tamen quicumque inde evaserunt dedit papa praeceptum, ut cum ad aetatem pervenirent, tamquam cruce signati mare transirent.

Itaque traditores horum infantium dicuntur fuisse Hugo Ferreus et Guillelmus Porcus mercatores Massiliensium qui cum essent navium rectores, debebant sicut eis promiserant cause Dei absqee pretio eos conducere extra mare, et impleverunt ex eis septem naves magnas, cumque venissent ad duas dietas in mari ad Insulam Sancti Petri ad rupem que dicitur Reclusi, orta tempestate duae naves perierunt, et omnes infantes de illis navibus submersi sunt, et (ut dicitur) post aliquot Papa Gregorius IX ecclesíam novorum Innocentium in eadem insula fecit et duodecim praebendarios instituit, et sunt in illa ecclesia corpora infantium, que mare ibi projecit, ed adhuc integra ostenduntur peregrini...

Traditores autem reliquas quinque naves usque Bugiam et Alexandriam perduxerunt et ibi omnes infantes illos Principibus Sarracenorum et mercatoribus vendiderunt; ex quibus Califas in parte sua quadringentos emit, omnes clericos, qui ita eos ab illis segregari voluit, inter quos erant octoginta presbyteri et honestius omnes suo more tractavit...

Qui vidit et fuit unus de praedictis clericis, quos Califas in parte sua emít, fideliter retulit...

Duo supra dicti traditores Hugo Ferreus et Guillelmus Porcus postea venerunt ad Principem Sarracenorum Siciliae Mirabellum, et cum eo tradicionem Imperatoris Friderici facere voluerunt, sed Imperator de iis dante Deo triumphavit et Mirabellum cum duobus filiis et istos traditores in uno patibulo suspendit".

Ed eccone la traduzione:

“Nell’anno 1212 venne fatta una spedizione di bambini i quali convergendo quasi miracolosamente da ogni parte ed essendosi riuniti a Vendome, presso Parigi, vennero a Marsiglia essendo circa trecentomila, come se volessero attraversare il mare contro i Saraceni.

Alcuni ribaldi e uomini malvagi che si erano uniti agli stessi corruppero tutto l’esercito, poiché alcuni bambini morirono in mare, altri furono venduti e pochi rispetto a tanta moltitudine ritornarono a casa.

Tuttavia a riguardo di quelli che si salvarono il Papa emanò un precetto, affinché quando fosse giunto il momento, attraversassero il mare con una croce impressa.

E così i traditori dei bambini si dice fossero Hugo Ferreus e Guillelmus Porcus,mercanti di Marsiglia, i quali, essendo armatori delle navi, dovevano così come avevano loro promesso per la causa di Dio, senza ricompensa, condurli oltre mare.

Riempirono con essi sette grandi navi, e quando giunsero dopo due giorni di navigazione verso l’isola di San Pietro, alla rupe che viene chiamata del Recluso, scoppiata una tempesta, due delle navi colarono a picco, e tutti i bambini su quelle navi annegarono.

E, come si dice, dopo alcuni anni Papa Gregorio IX fece erigere in quella isola la chiesa dei Nuovi Innocenti, e introdusse dodici prebendari.

In quella chiesa ci sono i corpi dei bambini gettati a riva dal mare, ed inoltre si mostrano integri ai pellegrini.

I traditori, d’altra parte, condussero le cinque navi restanti fino a Bugia e ad Alessandria, dove una volta giunti tutti quei bambini vennero venduti ai Principi Saraceni e ai Mercanti.
Il Califfo comprò quattrocento di loro, tutti chierici, che volle così separare dagli altri ottocento che erano presbiteri, e che, come era sua abitudine, trattò tutti onestamente e con onorevoli gesti.

Nello stesso anno in cui i bambini furono venduti, i Principi Saraceni che erano riuniti a Bagdad, uccisero con ogni sorta di tortura diciotto bambini che avevano rifiutato di abiurare la fede Cristiana, mentre tutto il resto visse diligentemente in cattività.
Tra i chierici nominati sopra e che erano stati comprati dal Califfo, ve ne fu uno che vide e riferì fedelmente di non avere mai sentito che alcuno di detti bambini aveva abiurato la fede cristiana.

I due traditori sopraccitati Hugo Ferreus e Guillelmus Porcus, andarono dal Principe dei Saraceni in Sicilia Mirabello, e con lui vollero cospirare per tradire l’Imperatore Federico.
Ma l’Imperatore , offerente a Dio, trionfò su di loro e impiccò sullo stesso patibolo sia Mirabello coi suoi due figli e quei traditori.

Dopo diciotto anni la persona che riferì tutto ciò aggiunse che Maschemach di Alessandria teneva in buone condizioni settecento di essi che non erano più bambini ma uomini forti”.

 

 

 
 

 

 
 

 

Continua...

Fine prima parte

 

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