sabato 27 e domenica 28 aprile 2002

         
 

La rassegna stampa di questo ultimo fine settimana di aprile 2002, nonché della prima edizione dello scorso anno

   

 
RASSEGNA STAMPA

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DOMENICA NERA A PORTOVESME
C'è folla per la sagra, nel caos il servizio trasporti
Un impiegato colpito da malessere ha imposto la chiusura dello sportello pubblico

martedì 30 aprile 2002 - ea

PORTOSCUSO. Traghetti a pieno carico, sabato e domenica, tra Portovesme e Carloforte in occasione della sagra del Cous cous. L'enorme presenza di turisti che hanno deciso di approdare nella città tabarchina per gustare il piatto africano e trascorrere una giornata nell'Isola di San Pietro, ha messo ancora una volta in evidenza le anomalie di un servizio di trasporti, decisamente, inadeguato ai tempi. Domenica mattina davanti al botteghino, antidiluviano di Portovesme, per poter accedere al traghetto, si sono accalcate non meno di 1000 persone, allineate davanti a quella stanzetta che, da mezzo secolo, sempre quello, funge da biglietteria. Un servizio decisamente fuori tempo e per niente adeguato alle nuove esigenze.
Auto a terra ma anche un centinaio di passeggeri sono rimasti per ore in lista di attesa, per poter scappare da Portoscuso e raggiungere, in tempo utile l'isola di San Pietro per la sagra. Alle 11, davanti all'ingresso della Saremar, la pazienza dei turisti è stata messa alla prova: per poter fare un biglietto di transito sul "Vesta", in tanti, hanno dovuto sostare oltre mezz'ora e alla fine in molti sono stati costretti ad attendere l'arrivo del traghetto Gallura che intanto si stava staccando dalle banchine di Carloforte.
Una brutta immagine per l'industria turistica del Sulcis Iglesiente che vive ancora come quarant'anni fa, quando si viaggiava con i barconi. Nulla è cambiato: la biglietteria è quella di una volta (Doc), sistemata in meno di cinque metri quadrati e che lascia fuori, all'aria aperta, quanti intendono prenotare una traghettata. Nessuna possibilità, anche per i residenti di imbarcare auto o altri mezzi di trasporto fino tarda serata.
Insomma la macchina dei servizi, nel territorio, quando è chiamata a dare risposte concrete, ovvero quanto c'è un considerevole afflusso e movimento, fa cilecca e non risponde correttamente alle iniziative promozionali.
Che non tutto funzioni a perfezione si sapeva da tempo, domenica è stata l'ennesima conferma che non è stato fatto nulla per migliorare la situazione. L'organizzazione del turismo è fallimentare: nelle banchine di Portovesme, è vero, l'afflusso è stato massiccio ma si sapeva che alle 13 a nella città tabarchina era prevista la sagra del Cuscus e si prevedeva un potenziamento delle corse con macchine avanti tutta a fare la spola tra Carloforte e la terra ferma. Invece alle 10.30 per un leggero malore all'operatore della biglietteria, l'ufficio ha chiuso lo sportello ed è avvenuto il caos.
Quando il il comandante del Vesta, che peraltro ha ritardato la partenza per limitare i disagi ai passeggeri, ha deciso di levare gli ormeggi sul molo, senza regolare biglietto, rimasti in tanti. Nessun confort a terra: il bar di domenica è chiuso, l'edicola annessa altrettanto e i vacanzieri, i turisti, i pendolari sono stati costretti ad attendere, per un'altra ora, l'altra nave.
A pochi metri di distanza c'è la stazione marittima, realizzata con soldi pubblici e mai entrata in attività. Ieri sono emerse le contraddizioni: c'è una struttura in grado di accogliere centinaia di persone in transito per Carloforte ed è ancora in naftalina.
A pagare le conseguenze di questi disservizi sono sempre gli operatori turistici di Carloforte ma anche quelli di Portoscuso soffrono pesantemente le conseguenze dell'assenza delle istituzioni.
Nella terra ferma c'era soltanto caos: bar chiuso, parcheggi intasati, stazione marittima sotto cellophane e un solleone d'agosto che ha decisamente infastidito i turisti appiedati. Quali saranno le condizioni per la prossima sagra?

 
Per ulteriori informazioni, cliccate sul piatto di cuscus qui sotto:

e sarete serviti...

 

Oppure chiamate a uno dei seguenti numeri di telefono:

+39 0781 855298 +39 0781 854123 +39 0781 854009
+39 0781 855055 +39 0781 854859 +39 0781 855155

 



 


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