Eventi di attualità di ieri e di oggi su Carloforte e l'Isola di San Pietro

   

25.06.2003 - VASTO INCENDIO A CARLOFORTE

CARLOFORTE. Un vasto incendio è divampato nel primo pomeriggio a Carloforte. Le fiamme, probabilmente dolose, si sono originate nei pressi della località “La Croce” ma si sono rapidamente diffuse fino alla località detta “Paradiso”. Almeno 200 ettari di macchia mediterranea sono andati in fumo. Per ragioni di sicurezza, sono state sgomberate dieci abitazioni di campagna. Sul posto, dove è ancora in corso la bonifica, sono intervenuti numerosi volontari della Protezione civile (L.A.Vo.C.), 3 elicotteri di cui un helitanker e un Canadair.

 

Mariano Froldi

 

(Articolo completo dopo il reportage fotografico)

Reportage fotografico

 

A cura dei nostri inviati

Pippo Luigia Angelo Pier

 

(Un click sulle foto per ingrandirle)

Foto 001

a cura di Pippo Rombi

Foto 002

a cura di Pippo Rombi

Foto 003

a cura di Pippo Rombi

Foto 004

a cura di Pippo Rombi

Foto 005

a cura di Luigia

Foto 006

a cura di Luigia

Foto 007

a cura di Angelo Borghero

Foto 008

a cura di Angelo Borghero

Foto 009

a cura di Angelo Borghero

Foto 010

a cura di Angelo Borghero

Foto 011

a cura di Angelo Borghero

Foto 012

a cura di Angelo Borghero

Foto 013

a cura di Angelo Borghero

Foto 014

a cura di Angelo Borghero

Foto 015

a cura di Angelo Borghero

Foto 016

a cura di Angelo Borghero

Foto 017

a cura di Pier Franco Rivano

Foto 018

a cura di Pier Franco Rivano

Foto 019

a cura di Pippo Rombi

 

Nel primo pomeriggio il cuore dell’isola di San Pietro percorso dal fuoco

 

Carloforte, devastati dalle fiamme duecento ettari di macchia e pineta

 

CARLOFORTE. Le fiamme divorano duecento ettari di macchia mediterranea e pinete. Un incendio devastante e di probabile origine dolosa ha messo a rischio la vita di decine di persone arrestandosi a pochi metri da numerose abitazioni. È accaduto ieri, nel primo pomeriggio. Ad essere interessate molte zone nel cuore dell’isola di San Pietro, invase da una lunga scia di fiamme: i terreni circostanti località “Croce”, il “Canale di Bacciu”, quello dell’ “Inferno” sino alla località “Paradiso”. Per domare il fuoco sono dovuti intervenire tre elicotteri, un Canadair, i volontari della Lavoc, i vigili del fuoco e anche molti cittadini. Le prime segnalazioni dell’incendio sono giunte ai volontari della Lavoc verso le 13.30. Tutto sembrava filare liscio, quando all’improvviso le fiamme hanno ripreso il sopravvento. Ad alimentarle, una temperatura di quasi quaranta gradi, e le forti folate del vento di scirocco. Oltre al determinante intervento dei volontari Lavoc, verso le 14 hanno dato manforte anche i carabinieri che hanno fatto evacuare le abitazioni potenzialmente più a rischio e creato un vero e proprio cordone di isolamento per impedire ai cittadini di avventurarsi in mezzo al fuoco. Più tardi sono arrivati gli altri mezzi e i vigili del fuoco di Carbonia (il traghetto da Portoscuso della Saremar è partito in ritardo per attenderli). Nando Floris, vice presidente della Lavoc, fa una prima sommaria conta dei danni: «Non si può fare ancora una valutazione precisa, aspettiamo dati più precisi dagli elicotteri, direi che sono andati bruciati oltre cento ettari». Momenti di grande preoccupazione e disperazione fra i residenti in zona. Mario Franzini ha visto il fuoco a pochi metri di distanza dalla sua campagna ed è visibilmente scosso: «Speriamo che per quest’estate sia finita così, perché in giro c’è qualche matto». Poco distante, i muri anneriti di un’altra casa di campagna, a spegnere le fiamme intorno al suo perimetro impegnata un’intera famiglia. «Siamo arrivati alle 16 e abbiamo cercato subito, con le nostre braccia, di isolare la casa dalle fiamme». Per fortuna le fiamme hanno solo sfiorato i muri, anche se il terreno intorno è stato completamente bruciato. Un disastro. Inevitabile anche la lunga scia di curiosi che hanno creato anche problemi di viabilità lungo la provinciale. Alle 18, alcune zone erano state già “bonificate”, mentre in altre volontari Lavoc, elicotteri e Canadair stavano ancora lavorando. Ora toccherà ai vigili del fuoco capire se si tratta davvero di un incendio doloso, come tutto lascia pensare. Molti i cittadini che hanno ringraziato i volontari Lavoc, ai quali dovrebbe essere garantiti mezzi più moderni e efficienti.

 

Mariano Froldi

 


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