Sulla rotta della memoria con il vento del sogno

         
 

Sulla rotta della memoria con il vento del sogno

   

 

Cerimonia celebrata nella Sala Consigliare
del Municipio di Carloforte il 12.07.2003

Sono intervenuti: - Assessore alla Cultura del Comune di Carloforte,
- Signora Elena Luz Castano
  - Consigliere comunale di Carloforte,
- Signor Luigi Feola
  - Presidente commissione comunale "Carlofortini nel mondo",
- Signora Sofia Ciarletta
  - Dirigente Istituto Comprensivo di Carloforte,
- Dott. Battista Olanda
  - Rappresentanti Amministrazione Comunale di Calasetta
  - Gruppo folkloristico "La Casciandra"
Invitati: - Maurizio Vallebona
  - Luca Avegno
  - Jean-Bernard Lemaire
  - Assunta Loreti
  - Mireille Lemaire
  - Laetitia Lemaire
  - Raffaella Pederzoli
  - Marzio Mengali
Erano presenti: - Delegazione di Pegli
  - Rappresentanti Istituto Comprensivo Carloforte
  - Rappresentanti Mailing List dei "Carlofortini nel mondo"
  - Rappresentanti "Team Work Isola di San Pietro org"
  - Radio San Pietro
  - Emittente televisiva sarda "Videolina"
Registrazioni audio visive: - Laura Parodi
Organizzatore del Team Work: - Angelo Borghero

 

Elena Luz Castano

 

 

Questa mattina è molto speciale.

Abbiamo qui con noi una bellissima delegazione di naviganti che hanno voluto, con questo progetto, ricordare un momento importante che segna la storia di Carloforte, perché loro partiti da quel posto che l'anno scorso, insieme si nostri amici pegliesi, abbiamo visto:
"Il punto di partenza".

Sono partiti lì da Pegli per intraprendere anche loro un'avventura che per loro stessi è stato un momento di godimento e di piacere. Invece, dobbiamo sapere e pensare cosa sarà stato per quei Pegliesi che son partiti in quel momento per andare in un posto lontano, senza sapere cosa li aspettava.

Però è anche stato l'inizio di un'avventura bellissima, che si è poi concretizzata in luoghi che in realtà oggi possiamo mostrare al mondo con orgoglio, cioè "Carloforte e Calasetta"!

Approfitto per ringraziare i nostri colleghi amministratori di Calasetta, che hanno voluto accompagnarci questa mattina, la delegazione di Pegli che sono con noi questa mattina anche loro. Un benvenuto e speriamo di rincontrarci tante altre volte.

Ma adesso i protagonisti sono loro, quindi penso che la cosa giusta sia sentire la loro:

Cos'è che ha spinto questo gruppo ad intraprendere quest'avventura?

Maurizio

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La motivazione che ci ha spinto, ne parlavamo prorpio ieri alla Radio durante un'intervista, è molto più semplice di quanto si possa immaginare.

Semplicemente, ad un raduno della nostra Mailing List dei "Carlofortini nel mondo", ci siamo trovati a Pegli e per l'esattezza in Largo Calasetta, che è la Piazza dove c'è la spiaggia da cui noi sappiamo che partirono i coloni pegliesi che vennero a Carloforte.

Quel giorno, quando ci siamo incontrati per questo primo raduno, io ho visto Luca per la prima volta e parlando del più e de meno e della nostra conoscenza della storia carlofortina, ci siamo detti:
"Certo che ai tempi di allora, partire da questa spiaggia per andare fino a Carloforte, deve essere stata un'emozione. Sarebbe bello rifarlo".

Allora è venuta fuori quest'idea. E quest'idea io sul sito l'ho intitolata "Sulla rotta degli AVI" e le ho dato un sotto titolo "Sulla rotta della memoria con il vento del sogno".

"Sulla rotta della memoria", perché noi abbiamo fatto qualcosa che è stato già fatto. Lo abbiamo voluto fare in "memoria", ricordandoci appunto qualcosa di importante.

"Con il vento del sogno", perché ne io ne Luca siamo dei naviganti professionisti. Abbiamo incominciato andando a prenderci una patente nautica. L'abbiamo fatta con fatica perché noi siamo gente di terra ferma, non siamo dei naviganti. Però l'abbiamo voluta fare lo stesso. Abbiamo voluto fare pratica per - appunto - lanciarci in questa avventura, ognuno di noi con le sue motivazioni personali.

La cosa di cui io sono più contento, è stato il fatto che quando noi abbiamo incominciato a parlare di questa avventura, io ho trovato veramente sempre molto entusiasmo, ho trovato tanta volontà da parte delle persone, siamo stati accolti in modo splendido dalla Pro Loco di Pegli, la quale si è raccomandata molto di salutare sia le persone di Calasetta, che le persone di Carloforte, il Sindaco di Calasetta e il Sindaco di Carloforte e tutta la municipalità.

Loro hanno effettivamente parlato, proprio in questa manifestazione in Piazza, del fatto che sentono molto forte questo legame e questo raccordo con queste due comunità.
Ci hanno inseriti nell'ambito di una manifestazione (La festa del mare - ndr), c'era il "Gruppo Storico Pegliese" ed è stato veramente un po', attraverso questi costumi, respirare l'aria di quei tempi.

Quindi è stato bello arrivare fino a lì, ormeggiare con la barca proprio nella baia davanti alla spiaggia da cui partirono i coloni e festeggiare, assieme con i Pegliesi, questa partenza.

Ed è altrettanto bello festeggiarla con voi oggi in questa occasione.

Io ho una motivazione mia e poi farò dire anche a Luca la sua. La mia motivazione principale è per mio nonno e non mi stancherò di dirlo.
Io ho un nonno qui di Carloforte, l'Ingegner Vallebona che insegnava al Nautico, che mi ha insegnato un grande amore per il mare e soprattutto un grande amore per Carloforte.
Carloforte è stata la mia seconda città, io ci ho vissuto 5 mesi all'anno per i primi 20 anni della mia vita, io mi sento cittadino di Carloforte, non lo nascondo.

Quando ieri mattina siamo arrivati a Carloforte, abbiamo avuto l'Isola in vista, oltre alla bellezza dell'Isola in se stessa, il pensiero che io ho avuto è stato proprio quello di dire: "Nonno, sono arrivato proprio come sarebbe piaciuto a te. Dal mare, navigando" e questo è stato il pensiero più bello che mi ha accompagnato ed è stata la mia motivazione.

Condivido questa motivazione con Luca, che è la persona con la quale insieme abbiamo condiviso questo sogno dal momento in cui è nato.

Luca






Che aggiungere a quello che ha già detto Maurizio...

 

Io sono un Genovese che è legato a Carloforte solo dalla bellezza che l'Isola sa dare ai Genovesi che vengono come ogni anno a passare le ferie su quest'Isola.

 

Nel 1992 io venni per la prima volta e rimasi affascinato dall'ambiente, dalla cordialità della gente verso i cittadini genovesi e decisi di tornarvi ogni anno.

 

Quando io mi iscrissi al sito www.isoladisanpietro.org per conoscere le persone che avevano, come me, lo stesso interesse, trovai tanti amici e tra cui Maurizio.
E da lì partì questo progetto conseguito con un primo impegno per prendere questa patente nautica e poi tutto il resto che si è svolto quest'anno per mettere in piedi l'organizzazione di questa traversata, appoggiandoci proprio con una realtà del posto che è la Carloforte Sail Charter, che ci ha messo a disposizione un'imbarcazione e ci ha permesso di compiere due traversate:

Una di andata (da Carloforte a Pegli - ndr) e una di ritorno verso Carloforte.

 

Io non vorrei aggiungere altro, ma l'emozione che si prova nel fare questo tipo di impresa, rende più ricche interiormente le persone, sapendo poi che, dietro tutto questo, c'è una storia di persone che hanno effettuato questa traversata e hanno dedicato anche la vita per fare questa cosa in passato.

 

Ci impegniamo qui davanti a voi a ripetere questa esperienza, magari facendo tappe anche verso Tabarka, perché va ricordato che la prima navigata fu direttamente verso Tabarka e non verso Carloforte.

 

Noi abbiamo un amore comune che è Carloforte e il mare e il prossimo anno vorremmo poter fare anche questa ulteriore traversata e chissà... magari portandoci dietro anche cittadini di Carloforte, desiderosi di intraprendere la stessa esperienza, con lo stesso spirito con il quale noi abbiamo svolto questa impresa.

 

Io vorrei poter far parlare anche il resto dell'equipaggio, quindi ripasso il microfono al nostro comandante, il nostro skipper Maurizio Vallebona, che poi presenterà a ruota tutto l'equipaggio, facendo conoscere le motivazioni che hanno spinto i singoli, in maniera molto diversa, ma uguale, sotto certi aspetti, alla nostra

Maurizio

 

 

Io penso che una cosa molto importante, che vale la pena di sapere e di conoscere, è che nella Mailing List di cui abbiamo parlato del sito www.isoladisanpietro.org, ci sono persone non solo carlofortine, non solo italiane, ma ci sono veramente anche tanti stranieri, cioè, ci sono delle persone che ci scrivono dall'Argentina, dagli Stati Uniti, da altri paesi del mondo, testimoniandoci il loro amore e il loro attaccamento per l'Isola.

Abbiamo avuto un raduno di "Carlofortini nel mondo" in Argentina, pensate. Persone innamorate di Carloforte che in Argentina si sono riunite per stare insieme e per parlare di Carloforte.

E oggi, secondo me, questa "anima straniera" del gruppo è rappresentata dalla presenza di Jean-Bernard che tra l'altro, secondo me, è anche la persona più indicata per la presentazione poi delle targhe che abbiamo portato da Pegli, proprio perché a lui sono state consegnate direttamente dalle autorità di Pegli e dai rappresentanti della Pro Loco di Pegli.

Jean-Bernard è una persona che ha un legame molto particolare con la storia di Carloforte, perché è parente con una persona molto importante della colonizzazione di Carloforte e vorrei che fosse lui a dirvi qualche parola.

Jean-Bernard






Scusatemi perché non parlo troppo bene l'Italiano.

 

Io sono Francese e come ho conosciuto Carloforte e la storia dei Tabarkini?

 

È perché quando ero piccolo in Algeria domandavo a mio nonno: "Da dove venite? Da dove venivano i tuoi nonni?"
Mi ha detto: "Da Tabarka"!

 

Io non conoscevo Tabarka, sapevo che era una cittadina della Tunisia, ma non ne sapevo di più.

 

Un'altra mia cugina invece diceva che venivamo da "L'Île de Saint Pierre" al sud della Sardegna, ossia "L'Isola di San Pietro".

 

A questo punto io non ci capivo più niente perché mi dicevo: "San Pietro o Tabarka"?

 

Dopo, quando sono diventato adulto, ho fatto delle ricerche e ho capito.

Ho capito che si tratta di gente che è andata da Pegli a Tabarka e poi verso l'Isola di San Pietro e alcuni hanno emigrato in altre parti del mondo e in Italia.

 

Così oggi in Francia io mi chiamo "Tabarkino", ho un po' di sangue tabarkino. Siamo tutti cugini, sento che abbiamo delle gocce di sangue dello stesso DNA oggi in comune.

 

Cari Cugini, ci sono pressappoco in Francia più di un migliaio di Tabarkini, ma non lo sanno.

 

Anche i miei cugini di secondo e terzo grado non sanno da dove venivano i loro AVI.

 

Ora faccio un'operazione di raduno dei Tabarkini di Francia e se succede che un giorno faremo un raduno, lo faremo qui a Carloforte.

Vi ringrazio per la vostra attenzione.

Maurizio

 

 

 

 

 

 

Un'altra parola e poi ho finito anch'io.

Mi sembrava giusto e doveroso ringraziare innanzitutto la famiglia di Jean-Bernard Lemaire, perché loro non sono marinai nel senso più vero de termine e quindi si sono presi la fiducia di dare a me la responsabilità di questa navigazione. Io penso che per delle persone che non erano salite mai in una barca a vela, il fatto di attraversare mezzo Mediterraneo, è stata una responsabilità anche per me e li ringrazio per avermi fatto questa fiducia. Quindi Mireille, Jean-Bernard, Laetitia, grazie per la fiducia dimostrata.

Voglio ringraziare Assunta, che è un'altra appassionata come noi e che sul sito ha contribuito con i suoi disegni, con i suoi acquarelli a rendere le pagine del progetto "Sulla rotta degli AVI" belle e divertenti.
Abbiamo fatto dei fumetti che raccontano proprio com'è nata la storia di questo progetto ed è veramente bello.

Voglio ringraziare Marzio e Raffaella, perché loro non sapevano niente di queste cose, si sono uniti per fiducia, anche loro facendomi fiducia in qualche modo, ma sono stati entrambi utilissimi, ognuno nel loro ruolo.

Marzio in particolare è stato fantastico, è stato un grande aiuto per la navigazione. L'abbiamo trovato in internet e quando gli abbiamo parlato di questa traversata, lui, che non aveva mai visto Carloforte, ha aderito - devo dire - proprio con entusiasmo. È stato un grande supporto.

L'ultima cosa che voglio dire, prima di passare alla consegna delle targhe che verrà fatta da Laetitia, come rappresentante più giovane dell'equipaggio, dicevo, l'ultima cosa che voglio dire, l'ha già detta Luca ma io vorrei ribadirla: "Sulla rotta degli AVI" per noi non si ferma qui. Quest'anno è stata Genova/Pegli - Carloforte perché era la tratta più rappresentativa. L'anno prossimo, probabilmente, come si parlava con l'Assessore alla Cultura, sarebbe bello poter inserire una seconda tratta "Sulla rotta degli AVI", magari nel periodo del "Girotonno", e fare Carloforte - Tabarka e sarebbe meraviglioso se ci fosse più di una barca, se ci fossero Tabarkini veri, quindi veri naviganti, gente che conosce il mare, ecc..., che abbia voglia di andare a vedere Tabarka, così come ne ho voglia io che non l'ho mai vista e che sono curioso di vederla onestamente.

E poi chissà... forse fra due anni, se Dio vuole, se il mare ci è propizio, se Nettuno di accompagna, andare a vedere Nueva Tabarca, perché no, potrebbe essere un'ulteriore rotta interessante.

Quindi io posso assicurarvi che già da oggi lavorerò perché l'anno prossimo ci sia la rotta Carloforte - Tabarka, se necessario la farò a nuoto.
Ho già avuto 2 o 3 adesioni, ho già avuto 2 o 3 persone che mi hanno detto: "Forse in barca a vela no, ma un gommoncino lo facciamo andare".
Scherzi a parte, volevo dire che lavoreremo per questa seconda "Sulla rotta degli AVI", sperando che si uniscano dei Carlofortini.

Comunque voglio ringraziare tutti: Il Comune di Pegli, il Comune di Calasetta, il Comune di Carloforte, per il riconoscimento che hanno dato a quella che in fin dei conti è la semplice iniziativa di un privato, è la semplice iniziativa di un appassionato che, è vero, io alle mie spalle so di avere un sito internet, dove c'è un Carlofortino DOC che è Giancarlo Canavera, che lavora in modo fenomenale per questa realtà. Lui da distante fa moltissimo per la conoscenza di Carloforte e ci sono centinaia di persone iscritte alla Mailing List, ci sono più di 400 persone che tutti i giorni ricevono notizie, si scambiano impressioni e parole su Carloforte e lo fanno attraverso internet.
Se questa non è passione, io non so come altro definire la passione.

Quindi ringrazio tutti per questa meravigliosa accoglienza in Municipio e lascio la parola al rappresentante più degno di questa realtà, per la consegna delle targhe.

Vi ringrazio per essere venuti qua questa mattina per ascoltarci.

Siete stati molto gentili.

Elena Luz Castano
Prima di passare a consegnare le targhe, i nostri ospiti di Calasetta se vogliono fare anche un loro saluto.
Rappresentante Amministrazione Comunale di Calasetta
A nome della Comunità calasettana è un vero piacere porvi a tutti quanti, specialmente agli intrepidi navigatori, un affettuoso saluto.

Appena noi abbiamo ricevuto via fax il vostro invito, ci siamo organizzati, con l'amico Remigio, per cercare di venire qui a darvi il nostro benvenuto, la nostra solidarietà e anche il nostro eventuale appoggio a questa iniziativa che di potrebbe fare in futuro.

Poi, con gli amici di Carloforte, già che i nostri rapporti sono buoni, penso, sempre buoni, anche potrebbero ulteriormente migliorare, non c'è nessun problema da parte dell'Amministrazione Comunale di Calasetta a collaborare su questo vostro progetto.

Purtroppo a questo punto
la registrazione si è interrotta
e non siamo in grado di documentarvi
il prosieguo del discorso del
rappresentante dell'Amministrazione
Comunale di Calasetta e
la consegna delle targhe.
Ci scusiamo per l'inconveniente tecnico.

La Redazione di Isola di San Pietro
Organizzazione Internet

Sofia Ciarletta
Io non sono molto brava a fare saluti e a parlare al microfono, comunque vi vorrei ringraziare per questa bellissima iniziativa che ci ha emozionato.

Noi ci auguriamo di avervi accolto con affetto, di avervi manifestato il nostro affetto,

Speriamo il prossimo anno di riuscire ad organizzare qualcosa di più grande insieme.
Vi ringrazio.

Elena Luz Castano




Dato che l'equipaggio è composto da quattro rappresentanti del gentil sesso, io direi a Luigi Feola di consegnare i fiori alle Signore.

 

 

 

 

 

Luigi Feola, Consigliere comunale di Carloforte, consegna un bouquet di fiori, nell'ordine, a:

 

 

- Raffaella

 

- Laetitia

 

- Assunta

 

- Mireille

Elena Luz Castano


A nome dell'Amministrazione Comunale di Carloforte, io vorrei consegnare un bellissimo documento che è un riassunto di quello che voi intendete fare con questo progetto.

Ci sono gli stemmi di Pegli, Tabarka, Carloforte, Calasetta e Nueva Tabarca e le date più importanti che riguardano la storia di questa avventura pegliese, poi tabarkina e adesso carlofortina e calasettana.

 

 

 

 

Vengono consegnate da Luigi Feola e Elena Luz Castano le pergamene ad ogni singolo membro dell'equipaggio

Elena Luz Castano
Io vorrei lasciare anche un ricordo ai nostri amici di Pegli che ci accompagnano questa mattina.

 

 

Elena Luz Castano consegna due pergamene ai due rappresentanti di Pegli presenti nella Sala Consigliare del Comune di Carloforte

Elena Luz Castano
Il progetto vostro si inserisce benissimo nel lavoro che le scuole e il Comune, sia noi di Carloforte che a Calasetta, sta portando avanti per diffondere a 360 gradi sia la lingua tabarkina che le tradizioni che stiamo veramente apprezzando e portando avanti con tanto entusiasmo.

 

C'è una rappresentanza della scuola che, anche loro, volevano partecipare a questa manifestazione

Battista Olanda







Vi ringrazio per essere stato invitato a questa solenne cerimonia ed è un grande piacere per me fare al nostro simpatico equipaggio, le cui avventure io ho già seguito, così... "en passant", un pochino sul sito, quando posso vado sempre a visitarlo, i miei migliori saluti.

 

 

 

Ed è un grande piacere per me e per le colleghe che qui sono presenti, potervi offrire un libro.

 

 

 

Mi sono permesso di fare una traduzione, perché ho pensato che qualcuno di voi, in effetti, non conoscesse perfettamente il Carlofortino, perché questo libro è scritto tutto in Carlofortino.

 

È stato elaborato dagli alunni della Scuola Elementare di Carloforte ed è la primissima uscita di questo volume.

 

 

 

Nemmeno i nostri alunni ce l'hanno ancora in quanto la tipografia ha ritardato un pochino la consegna e quindi i pacchi sono arrivati quando già i ragazzi erano in vacanza.

 

 

 

Perciò è con grande piacere che desidero offrirvi questo piccolo pensiero. 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il Dirigente dell'Istituto Comprensivo di Carloforte, Dottor Battista Olanda consegna una copia del libro "Cumme 'n zögu" (Come un gioco), ad ogni singolo membro dell'equipaggio

Elena Luz Castano
Nel frattempo che il nostro Dirigente scolastico, Dottor Olanda, ha finito di consegnare i libri, Luigi Feola, nostro Consigliere Comunale, anche lui vorrebbe dire qualcosa.
Luigi Feola
Per me è un grande piacere che voi siate qua questa mattina. Qualcuno di voi mi è capitato di vederlo spesso in giro per il paese.

Voglio dire che oltre a Consigliere, sono anche rappresentante di un gruppo folkloristico del paese e spesso quando noi andiamo nelle manifestazioni fuori si dice:
"Quando muore un anziano, è una biblioteca che chiude" ed è bello vedere che dei giovani fanno di tutto perché queste biblioteche non muoiano. Grazie.

Elena Luz Castano
Parlando di tradizioni, c'è con noi il gruppo "La Casciandra", adesso tocca a loro.

Loro portano sempre festa ed allegria in tutte le nostre manifestazioni e sono sempre disponibilissimi e ringrazio veramente il gruppo "La Casciandra", perché sono appunto disposti a partecipare a manifestazioni anche se li chiamiamo all'ultimo momento e loro sono sempre lì presenti.

Portavoce gruppo
"La Casciandra"


Non vogliamo stancarvi con le canzoni, ce ne sarebbero tante da fare.

 

Faremo tre canzoni: Due carlofortine - una in dialetto e una in italiano - poi canteremo "Ma se ghe pensu" che è un po' la madre di tutte le canzoni.

 

Speriamo che vi facciano piacere.

 

Tra l'altro, le due canzoni carlofortine, sono attinenti al tema che state portando avanti voi: Tabarka, Carloforte, i viaggi, gli schiavi e queste cose qui.

Grazie

"La Casciandra"



Come da scaletta, vengono esibiti i tre brani dal gruppo "La Casciandra".

 

Il terzo, "Ma se ghe pensu", ha lasciato spaziare fino al settimo cielo, le emozioni di tutti i presenti in sala.

 

Allora il gruppo "La Casciandra", per concludere, in allegria, ha improvvisato un "Olidin Olidena" che ha riportato il sorriso e l'entusiasmo all'intera platea. Visto che - è il caso di dirlo - qualche lacrima ha solcato i visi di diversi presenti.

 

Il gruppo è composto dai seguenti sette membri:

 

- Marta Rivano

- Carla Damele

- GianFranco Mercolella

- Pietro Cabula

- Andrea Petrollese

- Salvatore Rivano

- Enzo Cabula

Elena Luz Castano



Al gruppo "La Casciandra", un grazie per questa allegria che portate sempre in giro e per aver scongiurato un po' il momento di nostalgia che stava invadendo un po' l'ambiente, perché ci sono canzoni universali come "Ma se ghe pensu", che avete cantato prima, che toccano il più profondo dell'animo, specialmente chi vive da emigrante.

Anche con l'accoglienza che c'è a Carloforte, è sempre un momento toccante per tutti.

Grazie!

 

 

 Chiudiamo questa mattinata con il ringraziamento anche del nostro Sindaco, per questa vostra iniziativa, augurandovi da parte sua una buona permanenza a Carloforte, un buon rientro e la continuità di questo progetto, inserendo anche la gioventù carlofortina che sicuramente sarà entusiasta di collaborare.

 

 

Adesso vi offriamo un piccolo rinfresco per concludere la mattinata.

 

 

Grazie a tutti per averci fin qui accompagnato e una buona giornata a tutti.

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Dal 06.09.2001

 
       

 

 

 

   

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